IPERCIFOSI

Dott. Francesco Sasso

Ortopedico specialista in patologie vertebrali

Con il termine di ipercifosi o dorso curvo, si fa riferimento ad un insieme di condizioni caratterizzate da un aumento della fisiologica curva dorsale nel piano sagittale, normalmente compresa tra i 20° e i 40°.

CAUSE, ipercifosi

La forma più frequente di ipercifosi è quella posturale (dorso curvo astenico). Essa è una condizione tipica dell’età pre-adolescenziale dovuta a fattori costituzionali (iper-lassità legamentosa e ipotonia della muscolatura paravertebrale) ed a fattori ambientali. Come ad esempio: 

  • eccessivo utilizzo di device tecnologici come smartphone o tablet
  • errata postura sui banchi di scuola o a casa
  • atteggiamento psicologico di “chiusura in se stessi”
  • zaino eccessivamente pesante.

Le ipercifosi strutturate invece sono vere e proprie deformità della colonna vertebrale, non modificabili dalla postura. La forma più frequente è il morbo di Scheuermann, patologia dell’adolescenza causata da un difetto di crescita della porzione anteriore dei corpi vertebrali (tipicamente del tratto toracico, raramente del tratto lombare) che quindi durante lo sviluppo scheletrico si deformano “a cuneo”. Altre forme di ipercifosi strutturata sono:

  • congenite (cioè presenti fin dalla nascita)
  • post-traumatiche, infettive
  • da malattie metaboliche
  • neoplastiche.

QUADRO CLINICO

Il dorso curvo viene valutato osservando l’assetto sagittale del rachide ponendosi lateralmente al paziente posto in stazione eretta con anche e ginocchia estese. Dal punto di vista clinico è importante valutare la riducibilità della curva, che viene evidenziata in posizione di bending anteriore con gli arti superiori mantenuti aderenti al tronco.

Nelle forme di ipercifosi posturale (dorso curvo astenico) si osserva un’elevata correggibilità della curva, con completa riduzione in posizione di bending anteriore.

Nelle forme di ipercifosi da malattia di Scheuermann o comunque secondarie a deformità vertebrali strutturate, si osserva una scarsa correggibilità della curva talora associata a dolorabilità alla digitopressione in corrispondenza dei processi spinosi delle vertebre apice della cifosi stessa.

DIAGNOSI

La diagnosi di ipercifosi deve essere affidata ad un ortopedico specialista in deformità vertebrali, che già sulla base dell’esame obiettivo può determinare se l’accentuazione della cifosi dorsale è posturale (riducibile) o strutturata (non riducibile). La diagnosi viene quindi confermata eseguendo un esame radiografico del rachide in toto su lastra unica in proiezione laterale, che consente di apprezzare l’aumento della normale cifosi toracica (compresa tra i 20° e i 40° in base al metodo di misurazione di Cobb).

TERAPIA per Ipercifosi

La terapia varia a seconda dell’eziologia del dorso curvo e del grado di maturazione scheletrica del paziente.

Il trattamento del dorso curvo astenico e delle forme strutturate comprese tra i 40° e i 60° si basa sull’educazione posturale del paziente e sull’adozione di esercizi fisiochinesiterapici di rinforzo ed allungamento della muscolatura del tronco.

Nelle forme strutturate evolutive, ossia comprese tra i 60° e i 75° in pazienti scheletricamente immaturi (Risser< 4), è indicata l’adozione di un regime contenitivo con busti ortopedici (Boston anti-gravitario).

Il trattamento chirurgico è riservato alle forme strutturate severe (cifosi dorsale > 75°) o in caso di fallimento di trattamento conservativo, e consiste nella riduzione della deformità vertebrale attraverso un intervento di correzione ed artrodesi vertebrale strumentata (generalmente per via posteriore).